Giornata intera di trekking alla scoperta delle terre di questo magico Nord e dei piccoli villaggi intorno a a SAPA tra paesaggi mozzafiato durante le quali si incontrano donne di etnia Dzao, riconoscibili da copricapi rossi, sopracciglia rasate in segno di bellezza, che vendono ai visitatori piccoli oggetti di artigianato locale, gioielli, braccialetti o tessuti tradizionali. Attraverso le risaie e i villaggi arriviamo villaggio di Cat Cat, di Y Linh Ho dei H’mong Neri e da qui, passando per i piccoli sentieri fino al villaggi di Lao Chai. Tanti sono i bambini che incontriamo per strada, e i più grandicelli sono intenti a lavorare nei campi con i genitori o a trasportare legna (i bimbi), mentre le bimbe giocano con le galline, oche, anatre e pulcini vari…che scortano ad abbeverarsi nei vari ruscelli o pozze di acqua naturali! La scolarità in queste zone è praticamente quasi inesistente…..(!!!!!) Non so quanto abbiamo camminato, ma una dei momenti più belli è stato vedere la Iguazu Thac Bac (cascata d’argento), oltre 200 metri di altezza per una delle cascate più belle del Vietnam incrociando contadini locali e loro gli sguardi tra il perplesso e il divertito, e godendo dei magnifici paesaggi avvolti fra la nebbia!!!! Pranziamo in una tipica casa dell’Etnia Hmong lungo il percorso per rifocillarci e curiosare tra i loro lavori quotidiani di tessitura e colorazione degli indumenti, ma anche per godere della vista della fantastica valle terrazzata sotto di noi. Continuiamo il nostro trekking, tornante dopo tornante sino a a valle al villaggio di Ta Van sino a raggiungere il suo Fiume, che percorriamo per un lungo tratto a bordo di una barchetta con un abitante locale. Un grande silenzio avvolge la valle…una sensazione veramente unica…stupenda scivolando sulle acque del Fiume e guardando le montagne dal basso: è uno di quei luoghi che diventa parte di te nel giro di pochi istanti, ti affascina e rapisce allo stesso tempo lasciando un ricordo dolce e forte nel contempo, scolpito nell’anima per sempre. Penso anche alla stanchezza arrivando al capolinea del lungo giro in canoa/barca, fra la pioggerella e la nebbia che ricomincia a scendere fitta….ma per fortuna , l’autista della jeep era già pronto a recuperarci, fradice, stravolte, ma felici…(anche la guida molto più giovane di me era stanca…Eureka!)..ci riporta in albergo, dove devono “ripulire dal fango “ gli scarponcini da trekking, oramai divenuti irriconoscibili. Mi accomodo su di una comoda poltrona nella hall accanto al caminetto ( ci sta proprio a pennello), un buon tea caldo e qualche dolcetto, vanno benissimo, anche se fra poco sarà ora di cena, mentre la mia mente vaga guardando lo scoppiettio del focherello….distendendosi completamente in un mondo ….che qui riesco a cogliere nella sua pienezza! La mattina una buona prima colazione prima di muoversi verso i mercati etnici settimanali locali è quel che ci vuole!! E con la jeep, destinazione mercato di Bac Ha percorrendo una panoramica strada di montagna con viste mozzafiato sui magnifici terrazzamenti. Anche se la distanza non è elevata, ci si mettono almeno due ore per arrivare, un po’ per le strade, abbastanza dissestate, un po’ perchè a questi mercato affluiscono compratori e venditori da tutte le zone limitrofe, a piedi, con asinelli o con i cavalli, quindi fate molta attenzione. Il mercato di Bac Ha si tiene in mezzo alle montagne in un contesto ancora selvaggio e affascinante e trovandoci vicino al confine con la Cina qui si possono incontrare anche le etnie dei due paesi. I mercati settimanali, per le popolazioni del posto, non solo luoghi di affari ma anche importanti occasioni di incontri, scambi di notizie, grandi mangiate e bevute in compagnia. E’ il tempio dei colori, in cui donne con i gerle cariche di mercanzia si muovono tra le bancarelle, nei loro variopinti abiti tradizionali, composti per lo più in fibra di marijuana, che viene coltivata, filata, tessuta e poi tinta con l’indaco: per i viaggiatori invece rappresenta una esperienza unica, straordinaria, colma di magia, da vivere profondamente! L’ambientazione di questo mercato è mozzafiato, fra montagne puntute e terrazzate da risaie, vallate, casupole, stradine sterrate che portano alle diverse zone del “mercato colorato”: si vende di tutto..dalle verdure al bestiame, dalle stoffe alle piccole bambole colorate o ai loro abiti, borse fatte a mano, scialli, copricapi, gioielli tradizionali in argento! E’ tutto un gran vociferare di chi contratta e chi vende! Le donne portano i bambini più piccoli in una sorta di marsupio in stoffa sulle spalle, e i più grandicelli si scatenano! Sono bellissimi, con i loro occhi vispi quasi a mandorla, di una dolcezza infinita. Sono frastornata, felice..e incantata mi aggiro fra di loro, un mix di colori…di odori ora pungenti, che ora sanno ora di cibo…ora di incenso: ci si parla a gesti, con risate da entrambe le parti, ci si saluta con un semplice Xin Chao, li vedi felici quando ti invitano a bere qualcosa ad assaggiare le loro spezie e tu accetti, sorrisi che ti si stampano nel cuore! Mi soffermo a ridosso di un fossato profondo dove vi è l’area destinata alla vendita del bestiame…mi siedo fra tanta gente del posto e lascio ” scorrere lo spezzone del film di istanti della loro vita”, guardando rapita ed affascinata mille scene della loro vita quotidiana al mercato di Bac Ha…..fra una Natura integra e le terrazze di riso! Con certezza so che queste emozioni, profonde…quasi primordiali e vere queste, sono quelle che rimangono nel cuore di un viaggiatore e che ritornano alla mente per fare sorridere l’anima…perchè una parte di essa rimane anche qui! A malincuore lascio questo luogo, mentre già i mercanti iniziano ad andare via….recupero guida ed autista, perchè ci attende una lunga tratta in auto, non senza soste verso Lao Cai…attraversando le nuvole ….. Una breve sosta a Lao Cai, tanto per sgranchirci un po’ le gambe e “sgranocchiare” qualcosa per poi prendere il treno notturno che, nelle solite comode cuccette ci riporta verso Hanoi..e sì che si dorme bene dopo una esperienza intensa così! L’arrivo a Hanoi è veramente mattiniero e considerato ciò va benissimo un salto in albergo per riprendersi un pochino e fare una buona prima colazione, perchè… in auto si riparte verso per Hoa Lu, antica vecchia capitale del Vietnam ,visitando due templi gemelli dedicati al Re Dinh ed al Re Le! Ma siamo già nella magica zona di Ninh Binh e Tam Coc, una zona rurale che fa “ da base” all’ergersi di formazioni calcare dal grande fascino, un paesaggio mozzafiato al quale non mi sottraggo di certo! Una breve deviazione per pranzare in una casa locale Nho Quan, una piccola cittadina… Tuttavia, posso dire che proprio qui ho potuto degustare uno dei migliori zuppe del Vietnam a parte tutto il resto delle cose buonissime di cui ci hanno rimpizate: ovviamente non sono mancati gli involtini primavera vegetariani e i celebri springs rolls fritti rigorosamente cucinati dalla padrona di casa. Per smaltire, nente di meglio niente di meglio e soprattutto bello che fare un bellissimo giro in bici ( 10 km appena, suvvia!) dal villaggio di Gia Hung lungo le rive del fiume Boi per scoprire i villaggi del Delta e i meravigliosi paesaggi rurali, con tanti contadini che lavorano nei campi !!! Una pace immensa ovunque anche perchè il tempo un pò variabile di gennaio, probabilmente non sarà stato ritenuto idoneo da gruppi o turisti…. E quindi bellissimo lasciare le bici ed addentrasi nei campi fra i contadini con il cappello conico, intenti a piantare le pianticelle di riso…. La Natura è di casa qui… siamo nella zona del delta del Fiume Rosso, Ninh Binh è una destinazione turistica tra i viaggiatori in Viet Nam, attratti in gran parte dalla zona di Tam Coc, conosciuta come la Halong Bay terrestre, ma negli ultimi tempi sono state istituite nella zona adiacente la Riserva Naturale di Van Long, oltre al Preesistente Parco Nazionale di Cuc Phuong: AAA amanti del Turismo Eco-Sostenibile e soprattutto Responsabile, ecco luoghi da prendere in seria considerazione per una visita, ma anche paesaggi colmi di poesia che attraversano i vari bracci del Delta del Grande Fiume Rosso. Nel tardo pomeriggio arriviamo alla Riserva Naturale di Van Long, imbarcandoci su di una piccola ed allungata barchetta a remi guidata da una ragazza locale, per effettuare un giro in barca lungo i meandri del fiume: il paesaggio è dominato da campi di riso e di alti pinnacoli carsici (una sorta di Halong Bay terrestre se volete)…splendidi poi, un vero spettacolo nello spettacolo i colori che assume l’acqua anche grazie ai campi di riso di colore verde brillante sfumato al giallo, che si estendono dal bordo dell’acqua ai piedi delle formazioni rocciose. La riserva Naturale di Van Long comprende una zona umida ricca di canneti, ideale per praticare il birdwatching e quindi vista l’ora riesco ad avvistare parecchie specie di uccelli di rientro al nido. Questa area naturale non è troppo grande ma possiede una grande varietà ecosistemica di piante ed animali, alcuni dei quali anche in via di estinzione: in particolare Van Long e Cu Phuong son gli ultimi habitat per i “langur di Delacour” un primate di cui rimangono solo 70 unità. In questa zona, possiamo facilmente osservare sulle paludi e scogliere calcaree vari di uccelli acquatici come oche, martin pescatori, alzavola, calderone, aironi cenerini,cicogne! Volano in formazione..si dirigono verso i canneti, planando sull’acqua, mentre la barchetta, scivolando sulle acque calme si addentra tra i mendri di una Natura splendida: bellissimo entrare nelle le grotte calcaree di centinaia di migliaia di anni. Facciamo il percorso di ritorno con calma, guadando lo specchiarsi di queste formazioni calcaree dalle forme bizzarramente stondate, specchiarsi sull’acqua in silenzio…nel tempio della Natura con armonia e bellezza!Da HANOI a….HANOI, attraverso
Van Long e Halong Bay