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Bryce

Zion-throughLa serata alla vecchia “Strip” lascia la testa pesante. Ma si deve continuare e così di buon’ora si parte per Zion e Bryce canyon, due parchi sulla I15 east in Utah. Qui ci si potrebbe toglie il casco per la prima volta, varcato il confine con lo stato. Zion è un parco di attraversamento, nel canyon omonimo, una gola lunga 24 km e profonda 800 m, scavata dal ramo settentrionale dal North Fork Virgin River. Il nome Zion, viene fatto risalire a Isaac Behunin, un colono mormone giunto nel 1863, che Zion-2riteneva di aver lì trovato la Sion descritta dal profeta Isaia. Le rocce rosse sono davvero suggestive e spesso fanno da scenario a … foto di matrimonio. Una bella sorpresa per noi e per gli sposi. Lasciato Zion alle spalle, se si proseguisse a nord ovest per circa 80 miglia si arriverebbe a un luogo magico: il Bryce Canyon che non è propriamente un canyon ma un enorme serie di anfiteatri originati dall’erosione del settore orientale del brycecanyonPaunsaugunt Plateau. E’ celebre per i caratteristici pinnacoli, gli hoodoos (o camini delle fate) prodotti dall’erosione, di un’intensa colorazione che varia dal rosso, all’arancio al bianco, che danno il meglio cromatico di sé al tramonto, quando la calda luce radente del sole enfatizza in maniera “drammatica” le sfumature ed i colori degli hoodoos che si trovano attorno ai 2500 mt di altitudine. Nemmeno a dirlo il parco prende il nome dal mormone Ebenezer Bryce che vi si insediò nel 1875. L’area venne proclamata monumento nazionale nel 1924 e istituito parco nazionale nel 1928. Page ci aspetta, e proprio verso Lake Powell ci dirigiamo, sfruttando le ultime luci del giorno che muore, in un tripudio di raggi infuocati.