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GONDAR E I MONTI SIMIEN

Da Bihar Dar servono tre ore di pullman per raggiungere la città di Gondar, situata a 2300 metri di altezza in una valle fertile tra le colline dell’altopiano. Lungo il tragitto non incontriamo né auto né motorini ma soltanto gruppi di persone di tutte le età, abbigliate con grandi mantelli bianchi, che camminano ordinate lungo il bordo della strada con l’incedere sicuro di chi sa dove sta andando. Per noi è un mistero perché non scorgiamo né case né villaggi. Scopriremo, precedendoli nel viaggio, che sono fedeli diretti alla festa per l’inaugurazione di una chiesa di campagna che si intravede tra la vegetazione. La città merita una sosta perché conserva imponenti fortezze e castelli che ne testimoniano la grandezza passata quando, a partire dal 1636, l’imperatore Fasiladas la elevò al rango di capitale del suo regno allo scopo di sfruttare e mantenere il controllo sui ricchi traffici commerciali con le regioni limitrofe: Massaua e lo sbocco sul Mar Rosso a nord-est, il Sudan e l’Egitto a nord-ovest.

 Gondar, Il palazzo di Fasiladas

Gondar, Il palazzo di Fasiladas

Gondar, Fasil Bath

Gondar, Fasil Bath

Il grande Palazzo di Fasiladas, protetto da un alto muro di cinta sorprende per lo stile eclettico, una ben riuscita sintesi di influenze indiane, portoghesi, moresche e axunite. Nel corso della visita al grande e scenografico parco che circonda e protegge il palazzo incontriamo una coppia di sposi venuti qui per le foto di rito. Sorridenti e felici concedono anche a noi uno scatto per il nostro album.

TREKKING SUI MONTI SIMIEN

Parco Nazionale dei Monti Simien

Una pioggia intermittente e nuvole grigie interrotte ogni tanto da squarci di sole ci accompagnano lungo la strada che da Gondar sale a 3600 metri e conduce, dopo tre ore di pullman, ai Monti Simien, uno straordinario altopiano roccioso che regala panorami e vedute mozzafiato. Lo sguardo si perde sugli infiniti pinnacoli e sui canaloni che caratterizzano queste montagne risultato di successive eruzioni vulcaniche e di erosioni di milioni di anni. Per la loro eccezionale bellezza e per la particolarità del territorio classificato come zona afro-alpina, queste montagne che in alcuni punti superano i quattro mila metri, sono diventate Parco Nazionale e patrimonio Unesco per la gioia degli amanti della natura incontaminata.

 i babbuini Gelada

i babbuini Gelada

Continua a piovigginare ma il programma prevede un breve trekking per cercare i babbuini Gelada che qui hanno il loro habitat naturale. Per chi non è abituato a queste altezze respirare normalmente diventa più difficile e, dopo pochi passi, qualcuno tra noi preferisce rinunciare alla salita. Chi è allenato, e non teme le vertigini, può approfittare dei percorsi di trekking di più giorni, organizzati dall’Ente del turismo che gestisce il parco con guide e viveri al seguito, lungo antichi sentieri che collegano ancora oggi i piccoli villaggi ai pascoli e declivi spettacolari.