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Da provare… nel Sud-ovest

La cucina è estremamente varia e frutto della contaminazione di diversi paesi vicini, come Thailandia, Laos, Vietnam e Cina, i cui gusti sono stati reinterpretati e arricchiti in chiave khmer. In particolare, un posto d’onore ha il pesce pescato nel lago Tonlè Sap, magari accompagnato da una birra Angkor, Lao o Tiger, che in Cambogia non manca mai. Kep è famosa per i granchi, pescati ancora nel modo tradizionale e venduti freschissimi.

Street food (foto Alberto Gagliardo)

I mezzi di trasporto in questa parte del Paese sono di per sé un modo di avvicinare la cultura locale. Oltre agli onnipresenti tuk tuk, si possono noleggiare le biciclette, utilizzate anche dai cambogiani, o percorrere in barca o canoa alcuni tratti di fiume.

La maggioranza della popolazione – per lo più giovanissima   – vive ancora nelle campagne e trae sostentamento dalla pesca o dall’agricoltura. Per questo è da privilegiare un viaggio che preveda la visita dei dintorni delle città toccate, per avventurarsi fra piccoli templi e villaggi circondati dalle risaie dove il tempo sembra essersi fermato. La popolazione rappresenta il vero valore aggiunto della Cambogia: qui ancora si veste il sampot, l’abito tradizionale, e anche se magari non si parla inglese, l’ospitalità è sempre di casa.