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Il mio viaggio in Sri Lanka con DGV TRAVEL

AYUBOWAN/BENVENUTO: SERENDIPITA’ NELL’ ISOLA SPLENDENTE…

Sri Lanka – Tutto in un’Isola, un viaggio nel viaggio fatto di armonia ed equilibrio fra natura, storia, miti e leggende. “Ayubowan” alla magia del Paradiso sulla Terra che non ti aspetti!

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“Ayubowan” allo Sri Lanka…Natura sono anche le sue piantagioni di té

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“Ayubowan” allo Sri Lanka…Cultura sono anche antiche capitali e Patrimonio UNESCO

Fate che il vostro spirito avventuroso vi porti sempre ad andare avanti per scoprire il mondo che vi circonda con le sue stranezze e le sue meraviglie. Scoprirlo significherà per voi amarlo” – Kahlil Gibran.

Il principe Vijaya, il vittorioso, giunse a Lanka nella regione chiamata Tambapanni nel giorno in cui Tathagata (Buddha), si coricò fra i due alberi gemelli per entrare nel nibbana (nirvana)”.

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“Ayubowan” dallo Sri Lanka anche a me, con la dolce gentilezza della sua gente…

Con queste parole inizia il testo buddhista del Mahavamsa, lo scritto più antico che descrive la Storia di questa Isola in lingua Pali: antica e meravigliosa Isola Splendente, l’antica terra dello Sri Lanka!

Emozioni e istanti senza tempo: questa è l’essenza e l’anima dell’Isola Splendente che ciascuno di noi può ritrovare in ogni angolo di questa perla dell’Oceano Indiano. Appena ci si allontana dai centri abitati ci si ritrova in mezzo ad una giungla e riaffiora il respiro di tutti i miti e le leggende che avvolgono questa terra davvero Splendida.

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Saylam nel mappamondo di Fra Mauro a Venezia

Un viaggio fra storie e leggende, fra guerre e pace, fra sacro e profano!

In epoche più recenti il nome dato dagli antichi navigatotori arabi all’Isola di Ceylon, l’odierno Sri Lanka era Taprobane, quindi “Serendib”. Serendipity è invece un termine ripreso ed usato dal romanziere inglese H. Walpole in una sua lettera del 1754 a proposito della fiaba “Three little princess of Serendip” con il significato che ancora possiede, ossia “l’attitudine a fare per caso inattese e felici scoperte mentre si sta cercando altro”.

E riprendendo un’altra citazione che calza a pennello, “Non si raggiunge il Paese di Serendip tracciando un percorso. Si deve sempre partire con spirito aperto, rinunciare alle proprie certezze e abbandonarsi alla serendipity” – (The Last Voyage of Somebody the Sailor, John Barth New York, 1991).

Il Paradiso in questo viaggio nella terra dove, si racconta, vennero accolti Adamo ed Eva, un Paese con otto Siti Unesco riconosciuti e due in via di approvazione, fra cultura, tradizioni e religioni, fra storia e natura, da Anuradhapura, Polonnaruwa, Sigiriya sino al Tempio d’oro di Dambulla, dalla città coloniale di Galle con le sue fortificazioni sino ai magnifici templi e palazzi della città reale di Kandy, dalla magnifica riserva naturale della foresta pluviale di Sinharaja agli splendidi altopiani centrali dello Sri Lanka (Wilderness Peak area protetta, Parco Nazionale di Horton Plains e zone buffering…), dalle coltivazioni di tè della Hill Country alle spezie di Matale e dintorni, dai sapienti massaggi ayurvedici alle coccole del mare e delle coste orlate di palme e spiagge dorate. Indimenticabili ed emozionanti esperienze di viaggio!

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Colombo – La cittá vista da una vetrata dell´Hotel “The Kingsbury”

E’ questo lo spirito che mi ha animata nell’andare in Sri Lanka e passando dal sacro al profano quasi a ridosso della partenza per chissà quale destinazione, ecco la mia meta!! Un Viaggio a dir poco vagheggiato da tempo immemore, come tanti viaggi in Asia che ho fatto o che farò…

Tornando con un rapido rewind indietro nel tempo … “Don’t say a prayer for me now, save it till the morning after – Non dire una preghiera per me adesso, conservala per domani” cantavano i Duran Duran negli anni ’80… ed io… (ri) ascoltando questa musica (ri)torno indietro con i ricordi alla mia adolescenza quando le immagini di questo videoclip a lungo mi hanno fatto sognare di visitare l’antica Ceylon!

Ho atteso parecchio e nel frattempo quella lunga e orribile guerra civile tra cingalesi e tamil che ha insaguinato lo Sri Lanka per tanti anni ha avuto termine: pare che nell’isola del tè si respiri finalmente un clima diverso, un’ aria di pace, ed io ho voglia di respirarla quell’aria, di incontrare nella realtà quei bimbi che giocavano sulla spiaggia nella canzone della mia adolescenza; ho voglia di ammirare Aukana, la roccia di Sigirya, di vivere nella realtà quei tramonti mozzafiato quando il sole scende rapido dietro l’orizzonte, incendiando nel contempo cielo e mare con mille sfumature d’ambra e d’oro. Ho voglia di vivere tutte queste emozioni nello Sri Lanka!!

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Per le popolazioni indù e buddhiste le macchie sulla luna hanno l’aspetto di una lepre: lo descrivono come animale coraggioso in quanto si offrì come cena al dio Sakkira che lo premiò collocandolo sulla luna. Qui uno splendido affresco nelle grotte di Dambulla che rappresenta l´antica leggenda.

Ma ora viaggiamo nello Splendore dello Sri Lanka, la perla dell’Oceano Indiano…la lacrima di Buddha!