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Sin ora ho scritto e descritto di siti storici ed archeologici, ma lo Sri Lanka è anche la ricchezza della sua Natura e la bellezza di paesaggi da vivere con la stessa intensità, nei suoi splendidi Parchi Nazionali, a testimonianza che un viaggio in questo Paese può anche dare l’occasione di vivere intensamente la sua grande biodiversità con un safari fotografico o anche solo praticando il birdwatching.

Il National Park e il Parco Ecologico di Hurulu: bellissimo osservare branchi di elefanti


La Natura nel Minnerya National Park e nel Parco Ecologico di Hurulu

Alloggiare nella zona di Habarana ci ha permesso anche di visitare in tutta tranquillità il Minnerya National Park e il Parco Ecologico di Hurulu, osservando da vicino branchi di elefanti liberi: l’Isola di Sri Lanka mi sta davvero emozionando con la sua magia unica per la bellezza dei suoi paesaggi, con la sua natura ancora incontaminata, la cultura incredibilmente ricca, con il suo popolo sorridente, gentile, laborioso e cordialissimo.

Uno smeraldo nell’azzurro di un mare color zaffiro e un cielo blu cobalto che sa affascinarti e sedurre con la sua bellezza…

Sempre alloggiando ad Habarana poi, abbiamo potuto visitare un altro gioiello del triangolo culturale: le affascinanti grotte rupestri di Dambulla un sito visitato da pellegrini singalesi e da viaggiatori da tutto il mondo.

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Il Tempio d’oro

Le recenti riforme in Sri Lanka qui le noto più che in ogni altro luogo: l’identità singalese viene prima di ogni cosa ed allora è possibile osservare come questi luoghi siano visitati anche da quella parte degli abitanti di fede mussulmana senza andare contro le regole dei propri precetti.

Intere scolaresche in visita sciamano dal Tempio d’oro verso le scalinate che portano alle meravigliose grotte millenarie tra splendidi alberi di frangipane sotto lo sguardo dell’ imponente Buddha dorato ai piedi della collina, per visitare il tempio e le cinque grotte principali dell’ area, (che ne rivela ben 80) collegate da una bianca arcata che ospita statue del Buddha (ma non mancano statue di divinità indù come Visnù e Ganesha) alcune delle quali di dimensioni colossali e meravigliosi affreschi che purtroppo con le piogge che si infiltrano si stanno deteriorando.

Lo splendido complesso delle grotte di Dambulla

Le grotte di Dambulla – particolari: Patrimonio Unesco

Questo tempio rupestre risale al primo secolo a.C. quando il re Walagamba di Anuradhapura vi trascorse i suoi anni di esilio prima di riappropiarsi del trono e costruire questo tempio in segni di devozione e di riconoscenza verso i monaci buddhisti.

Nella prima grotta “Devaraja lena” detta la grotta del Divino Re si può ammirare una statua di Buddha lunga 14 metri completamente ricavata nella roccia mMa è la seconda grotta Maharaja lena, “Grotta dei Grandi Re”, a catalizzare l’attenzione: il soffitto è ricoperto da affreschi che illustrano scene della vita di Buddha ed avvenimenti storici del popolo singalese mentre le innuverevoli statue del Buddha in piedi e sedute vengono inghirlandate dai pellegrini e dal soffitto, una venuta d’acqua pare curi le sofferenze.

Un luogo che comunica grandi emozioni e vi consiglio di sedervi per terra ad ammirare tutto ciò nella semi oscurità del luogo, lasciandovi trascinare da quella immensa bellezza colorata dal luccichio dell’oro, dal rosso lacca, dal blu cielo dei mille Buddha dipinti sulle pareti e sulla viva roccia, seduti in meditazione, sdraiati nel cammino verso il Nibbana: immagini colme di sensazioni che si intrecceranno con quelle di ciascuno persi nel pieno che si svuota nella pace interiore, ispirando la pura bellezza e mentre le loro mani comunicano il senso più grande del condividere il senso dell’Illuminazione…un luogo senza tempo dove il rapporto con il tutto diventa parte di tutti!

Prima di andare via dal triangolo culturale verso Kandy però due luoghi meritano la visita e vi consiglio di non perderli assolutamente:

Matale: le sue spezie e…. dintorni!

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Matale: i giardini di spezie

La città di Matale è molto nota fra i turisti di tutto il mondo per i suoi bellissimi ed aromatici giardini di spezie aperti ai visitatori, posizionati in una zona dello Sri Lanka posta fra splendide e fertili verdi colline. Vale però la pena approfondire la conoscenza di questa città, passeggiando per le sue strade visitando il coloratissimo tempio hindù/tamil di Sri Muthumari Amman e poco più a nord, incastonato fra diversi picchi rocciosi, lo splendido tempio rupestre di Aluvihara.

Matale Sri Muthumari Amman e lo splendido tempio rupestre di Aluvihara

Aluvihara è …Un luogo sacro a tutt’oggi e nel Tempio si conservano antichi testi e commentari, sopravvissuti all’ incendio del XIX secolo, che vi consiglio di ammirare sul posto!

Questo sito occupa una serie di grotte situate tra le rocce ed è organizzato su vari livelli che si raggiungono percorrendo scalinate fra i massi, che al tramonto sono ancora più affascinanti da vedere: ai bordi sorgono questi splendidi templi rupestri come gioielli, il più curioso dei quali è coperto da un affresco raffigurante una specie di “inferno” in chiave buddhista con le immagini dei dannati torturati!

Ritigala..tra Natura e Cultura

Ritigala e la sua foresta: una scoperta inaspettata!

Durante il mio viaggio in Sri Lanka all’interno dell’attuale Riserva Naturale di Ritigala, avvolta dal mistero e resa ancora più affascinante “dal silenzio che parla degli animali nascosti”, e dall’assenza quasi totale del turismo di massa, visitiamo le rovine dell’antico Monastero buddista di Ritigala.

Mille miti e leggende accompagnano questo sito, un antico monastero buddista comprensivo di 70 grotte, i cui resti e le iscrizioni rupestri del monastero pare risalgano al 1° secolo a.C.

Ma adesso andiamo verso i fasti di Kandy fermandoci di tanto in tanto. Ci accompagna un paesaggio davvero stupendo fra il verde della natura e l’azzurro cobalto del cielo: siamo nel cuore dell’ isola Splendente, nel suo centro spirituale, antica capitale e Patrimonio UNESCO: e qui facciamo base al Earl’s Regent Hotel, un hotel tranquillo fuori dal traffico del centro immerso nel verde.

Il giorno dopo in giro per la città ci rendiamo conto che per quanto piccola Kandy è abbastanza trafficata, ingraziosita però dalle sue colline verdi e dal suo lago color zaffiro che regala momenti di distensione e relax fra la sua rigogliosa vegetazione tropicale.

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Vista di Kandy da Bahiravokanda

Un giretto per le vie di Kandy è l’immancabile primo approccio con la città: rilassante girare per negozietti, luccicanti gioiellerie e il mercato! A seguire la visita al Bahiravokanda, un Monastero arroccato sulla collina che domina Kandy con il suo gigantesco Buddha visibile da qualsiasi parte della città e dal quale si gode un magnifico panorama sulla sottostante!

E’ poi la volta del Tempio di Degaldoruwa un piccolo gioiello fuori da tutti i circuiti turistici, costruito in una grotta naturale, con magnifiche statue e affreschi risalenti all’epoca Kandiana che narrano la vita del Buddha.

Quando vi arriviamo il luogo è deserto e non ci sono nemmeno gli immancabili monaci, andati nelle città vicine in pellegrinaggio: per entrare nel Tempio abbiamo dovuto chiamare un lavoratore della zona che aveva le chiavi in consegna! Le chiavi erano avvolte in una lunga sciarpa e con incedere calmo e lento ci apre le porte di questo scrigno di arte e di bellezza! Un grande Buddha sdraiato e i dipinti sulle pareti sul soffitto ci danno il benvenuto in quel luogo di silenzio, di pace….davvero emozionante!

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Nelle vicinanze di Kandy: Il Tempio di Degaldoruwa

Nel tardo pomeriggio ci attendono la visita al Vecchio Palazzo e allo “Sri Dalada Maligawa” il tempio che custodisce la sacra reliquia del dente di Buddha: un luogo dove si respira davvero una profonda atmosfera mistica che ti coinvolge fin nel profondo, fra la gente del posto e fra mille suoni, canti, riti e un intenso profumo di fiori e di incenso.

Kandy – Il tempio che custodisce la sacra reliquia del dente di Buddha
“Sri Dalada Maligawa”.

La leggenda vuole che fra i resti della pira ove il corpo di Buddha venne cremato, i discepoli trovarono questa preziosa reliquia, che venne trasportata dalla principessa Hamamali di Orissa, ben nascosta nella sua acconciatura, sino in Sri Lanka. Una reliquia che qui viene anche considerata il simbolo del rifiuto alla sottomissione dagli imperialismi e di identità nazionale: ovviamente la reliquia non è visibile, perchè custodita in uno scrigno d’oro a forma di stupa.

Ed è proprio in questa città che durante la luna piena del mese di luglio o agosto, si svolge la grande festa della “Esala Perahera” (“Festa del Dente”) fra processioni rituali, danze, ballerini, giocolieri, mangiafuoco, contorsionisti, musicisti e decine di elefanti, bardati e illuminati. Purtroppo non vi ho assistito ma mi riprometto di farlo al più presto.