Si prosegue verso Fairbanks, dove una bella sistemazione può essere il Pike’s Waterfront Lodge, 1850 Hoselton Rd, di fronte al quale c’è il Pike’s Landing, che serve crabs (granchi), lobsters (aragoste) e burgers. Per i più sofisticati, con menù pressoché equivalente, ma con aggiunta di vino e “ambience” sofisticato ecco la Pump House affacciata su un’ansa del fiume. A Fairbanks, per la cronaca, si trova il Danny’s family restaurant più a nord del mondo! Fairbanks è la seconda città dell’Alaska per grandezza, adagiata sul piatto territorio nella valle del fiume Tanana lambito anche dal fiume Chena.
La città è protetta da basse colline ricoperte di betulle e abeti. Fairbanks è oggi una moderna città, che ha iniziato la sua esistenza quale centro minerario, non di prim’ordine, all’inizio del secolo. Lo spirito dei pionieri è ancora vivo e sentito nel centro storico di Alaskaland, qui nel cuore della regione chiamata Grand Interior Country. In giugno e luglio la luce del sole dura fino a 21 ore e la notte si riduce in realtà ad un paio d’ore di buio. Il Visitor Information Center è il luogo migliore per iniziare la visita della città, accanto ad esso si trova il Golden Heart Park che accoglie un monumento di bronzo alto 5 metri che raffigura la prima famiglia, sconosciuta, della città. Poco distante troviamo (550 mt) il Morris Thompson Cultural & Visitors Center, dedicato al leader politico e sociale “Morrie” Thompson, che grande impegno dedicò allo sviluppo dell’Alaska e alla salvaguardia, nel contempo, delle tradizioni native.