Home TravelQuotidiano

“Un chilometro di strada non ti porta da nessuna parte, un chilometro di pista ti porta ovunque nel mondo”.


Eccoci a bordo. Fuori dal finestrino le luci di Barajas, sono l’ultimo scorcio della Vecchia Europa. Allacciamo le cinture: il Dreamliner si alza controvento e davanti a noi si dipana il sogno del viaggio al di là dell’oceano. Air Europa ti catapulta nel Nuovo Continente, basta scegliere la destinazione preferita: da Bogotà a Buenos Aires, da Medellin a Miami passando da Santo Domingo e Panama. E adesso è la voce del comandante ad informarci che tra nove ore atterreremo. Ma in business class il tempo scorre più veloce, complici prodotto e servizi rinnovati. Così ci accomodiamo in una confortevole poltrona con accesso diretto al corridoio: drink in mano, ci godiamo la privacy garantita dal design innovativo e raffinati dettagli che rendono l’ambiente esclusivo.

Iniziamo a seguire la rotta sul touch screen da 17 pollici e la nostra attenzione è subito catturata dall’ampia proposta di intrattenimento audiovisivo, colonna sonora del volo. A patto di non cedere alle tentazioni di Morfeo, perché sì, cuffie nelle orecchie chiudiamo gli occhi e la poltrona si trasforma in un comodo letto. Il nuovo amenity kit è provvisto di tutto il necessario per mitigare gli effetti del jet lag. Anche il nostro appetito troverà soddisfazione: un inappuntabile assistente di volo ci illustra la selezione gourmet firmata dal pluristellato chef spagnolo Martin Berasategui, che si affianca al menu salutare realizzato con prodotti certificati e di origine controllata.

La nostra rotta a Occidente ha allungato la durata del giorno, siamo pronti ad atterrare e andare alla scoperta della prima tappa del viaggio tanto desiderato. Del resto, i comfort della business class di Air Europa ci hanno concesso il lusso di un volo rilassante: i vantaggi legati a questo prodotto sono iniziati addirittura prima di salire a bordo con il check-in dedicato, l’accesso preferenziale ai controlli di sicurezza, imbarco e sbarco prioritari. Senza dimenticare la disponibilità dell’esclusiva vip lounge.

Si apre il portellone: Bogotà ci aspetta!

Bogotá: l’arte del caffè in alta quota

Bogotà ci sorprende, a cominciare dal cibo della sua terra, i succosi frutti tropicali diventano protagonisti di raffinate proposte gourmet, firmate dagli chef più famosi. Oltre 2600 metri sul livello del mare, partiamo da La Candelaria nel centro città, attraverso il quartiere coloniale, per degustare il caffè più buono del mondo nelle sue varianti più aromatiche. L’infinita bellezza dell’arte, ci viene servita come prelibato dessert prima di lasciare la città: il museo Botero è una vera e propria istituzione nazionale che custodisce oltre ai capolavori dell’omonimo artista, anche opere di Picasso, Chagall, Renoir, Monet, Pissarro e Miró.

Panama City, un abbraccio fra i due oceani

Non solo il famoso canale. Non solo l’altrettanto famoso cappello. Panama City, ci sorprende adagiata nel punto esatto dove l’Atlantico e il Pacifico si baciano, come dicono i suoi abitanti. Una città vivace in cui le vestigia del passato della Panama la Vieja, Patrimonio Unesco, si affiancano a un moderno skyline segno di una dinamicità mai sopita. L’esuberanza della natura è testimoniata da ben 13 parchi nazionali, tre parchi marini e diverse riserve forestali. La destinazione offre alcune tra le migliori opportunità per praticare snorkeling, birdwatching, pesca d’altura o, semplicemente, passeggiare a cavallo lungo spiagge sconfinate.

La primavera di Medellin che guarda al futuro

Un’ incredibile mescola che unisce la vivace e caotica cultura colombiana a un orizzonte lungo il quale si stagliano i ripidi pendii e sconfinate piantagioni di caffè. L’atterraggio a Medellin – la citta dell’eterna primavera come viene apostrofata per il clima particolarmente indulgente tutto l’anno – è di per sé un incentivo a visitarla: accoccolata in una verde vallata, la città si aggrappa ai fianchi delle montagne e raggiungerla attraverso le basse nuvole che la avvolgono è spettacolare. Il suo figlio più famoso – no, non parliamo di Pablo Escobar – è Fernando Botero: tracce delle sue opere punteggiano tutta la città.

La Comuna 13, neppure vent’anni fa al centro dei traffici legati ai famigerati cartelli, si è trasformata in una tappa irrinunciabile durante un viaggio in Colombia. Qui la variopinta street art racconta un passato da cui la città si sta tuttora riscattando.

Stati Uniti formato Caraibi: eccoci a Miami

On the beach tutto l’anno e meta prediletta per lo shopping da fare rigorosamente in Lincoln Road a South Beach. Le due culture, quella a stelle e strisce da una parte e quella cubana dall’altra si fondono in un mix perfetto, come fossero il cocco e il rum di una dolcissima piña colada: sosta obbligata alla Freedom Tower o in uno dei bar della Little Havana. Se le spiagge di South e North Beach non ci bastano, l’alternativa è senz’altro quella di raggiungere le splendide Keys. Vento nei capelli, percorriamo sospesi tra cielo e mare la Overseas Highway, per ritrovarci in un paradiso tropicale. Ma per gli inguaribili nostalgici, la città rimane sempre e comunque quella di Sonny Crockett e Rico Tubbs, della celebre dalla serie tv Miami Vice.

Buenos Aires, sensuale e nostalgica

Ci rapisce Buenos Aires. Volteggiamo nell’abbraccio di un tango che ci trascina a conoscere una delle identità più vere della città, che sia un sofisticato spettacolo a teatro, oppure il palco improvvisato della milonga di quartiere. Alle soglie del nuovo millennio, la capitale argentina indissolubilmente legate al carisma di Eva Perón, tiene il passo con la velocità del tempo che scorre portando con sè le sue contraddizioni: scopriamola attraverso i quartieri più emblematici, il barrio di Palermo dedicato alla indimenticata first lady, il barrio San Telmo il più antico della città e Puerto Madero, con il trafficato lungofiume e gli indirizzi più trendy per lo shopping e la vita notturna.

Reset: welcome to Santo Domingo!

Stacchiamo la spina per immergerci nelle atmosfere rilassate della Repubblica Dominicana. Santo Domingo è la sintesi meglio riuscita di ciò che più rappresenta i Caraibi. “Qui e ora”: alle bellezze tradizionali di un paesaggio da cartolina, con lunghe spiagge bianche orlate da palme che sfiorano la battigia, si uniscono le coloratissime tradizioni legate al carnevale. L’allegria è protagonista per tutto il mese di febbraio: le sfilate di carri e maschere contagiano grandi e piccini. Durante il mese di luglio, l’appuntamento è per tutti lungo il Malecon per il festival del merengue: lasciatevi conquistare dagli inconfondibili ritmi caraibici.

Scopri di più
AirEuropa.com