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Esistono treni che sono “soltanto” mezzi di trasporto. A volte brutti e sporchi, altre volte lussuosi e dotati di tutti i comfort. Ci sono quelli abbonati a un sempiterno ritardo e quelli che spaccando il secondo e si distinguono per un’impeccabile puntualità.
E poi ci sono quelli che vanno oltre tutto questo, superano il concetto stesso di viaggio, fanno dimenticare ai passeggeri di esservi a bordo e li proiettano in un qualcosa che conserveranno per tutta la vita.
Il Trenino Rosso è uno di questi treni, ma è anche un marchio, un luogo, uno stile unico e imprescindibile.

Per raccontarlo al meglio abbiamo chiesto il parere agli agenti di viaggio, partner indispensabili del Trenino Rosso, che quotidianamente lo propongono e lo vendono ai propri clienti. L’esperienza diretta raccontata da voci del nord, del centro e del sud Italia, proprio per comprendere come viene creata la proposta di viaggio in base a bacini e distanze differenti: da chi lo conosce da quand’era bambino a chi lo vende da tanti anni e ancora chi non ha avuto modo di provarlo e si aggrappa al “chissà, forse un giorno me lo concedo anche io”.

I ricordi viaggiano sui binari
Romanzi, canzoni e film. Ma anche riduzioni teatrali, trasmissioni televisive e chi più ne ha più ne metta. Il treno è indubbiamente il mezzo più longevo nei racconti della gente, dalle prime locomotive che hanno iniziato a solcare i binari due secoli or sono, sino ai convogli supersonici che sfrecciano in Oriente: il treno è un’eminenza grigia, onnipresente nei ricordi dell’uomo moderno.
Ed è presente da sempre anche nei ricordi di Marcello Astori, agente di viaggio, figlio d’arte, alla guida dell’ufficio marketing della celebre Zani Viaggi di Milano.

Trenino Rosso, Bernina Express

Marcello Astori

«La nostra collaborazione con il Trenino Rosso parte davvero molto, molto lontano. Il mio primo ricordo risale all’infanzia, avrò avuto sì e no sette anni – racconta Astori -. Ricordo una gita bellissima, con tutta la mia famiglia, c’era anche il nonno (fondatore della Zani Viaggi n.d.r.) che già conosceva la zona, aveva rapporti con le realtà del luogo, rifugi, ristoranti».
Trent’anni di sodalizio, con il testimone passato attraverso tre generazioni della Zani Viaggi. «La svolta ulteriore è arrivata 13 anni fa– prosegue l’agente -, quando abbiamo incominciato a proporre il prodotto agli stranieri in visita a Milano. A loro piace molto, soprattutto a chi viene da molto lontano, dire di essere stati in Europa e aver visitato più paesi. La soluzione che proponiamo si fa anche in giornata, con partenza da Milano alle sette del mattino, tempo libero per il pranzo e partenza per St. Moritz alle 12.50».
Dalla prima gita in compagnia della famiglia ad oggi, Marcello Astori ha accompagnato talmente tanti gruppi da aver perso il conto. «Credo di aver superato le 100 volte – spiega -, ma se posto a paragone con i nostri accompagnatori sono in fondo alla classifica! Posso dire però di averlo visto in tutte le stagioni, ricordo un viaggio con un  gruppo di australiani, durante l’inverno. Una volta arrivati al Passo del Bernina siamo scesi e abbiamo dato vita a una battaglia di palle di neve, fino a che, dopo qualche minuto, il capotreno non ci ha riportato all’ordine! Il fascino romantico del treno, unito al paesaggio Alpino per clienti che arrivano dal Sud Est Asiatico o dall’Australia non è così scontato, sono ingredienti di sicuro appeal.
Il Trenino rappresenta per noi una parte estremamente importante per il fatturato delle escursioni, è il nostro secondo tour più venduto dopo Como: in un anno movimentiamo circa 10mila passeggeri».

Un marchio senza tempo
«
Ci sono marchi e prodotti che nel tempo si consolidano nell’immaginario collettivo. Quello del Trenino Rosso è uno di questi». Non ha dubbi Samuela Cecchini che all’Antologia Viaggi di Pistoia cura l’ufficio gruppi e tanti ne ha mandati in viaggio sul Trenino.

Trenino Rosso, Bernina Express,

Samuela Cecchini

«La sua forza è radicata nella memoria di ognuno di noi che formuliamo proposte alla nostra clientela e al mercato toscano in generale, e troviamo sempre una grande accoglienza che si trasforma in una vendita semplice. L’esperienza è affascinante in qualsiasi periodo dell’anno. Si diventa partecipi dell’ascesa del  Bernina Express. Non siamo semplici viaggiatori che veniamo spostati da un punto all’altro ma diventiamo parte integrante del viaggio, in quel momento siamo il treno e se si ha la possibilità di viaggiare nelle carrozze panoramiche siamo ancora di più immersi negli stupefacenti spazi che il treno conquista con il suo lento viaggiare. Fare l’esperienza su Trenino Rosso è recuperare uno stile di viaggio dal sapore storico e da pionieri del viaggio. Per quanto mi riguarda, questo è uno dei viaggi il cui valore sta proprio nel viaggio e non nella destinazione».

Dalla Toscana per vivere a pieno l’esperienza del Trenino Rosso non basta di certo un’escursione in giornata. «La nostra proposta è di almeno due o tre giorni, con una gita in Valtellina o sul lago di Como. Poi è la volta Trenino Rosso con doverosa tappa a St.Moritz che richiedono sempre tutti. Alle volte – conclude Samuela -, organizziamo dei bus con tappa a Livigno, soprattutto in estate».