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Maschio di impala, all'alba nel bush

Maschio di impala, all’alba, nel bush

Tsodilo hills

Tsodilo hills

Il peso della natura e l’attenzione ad essa sono fortissimi in questa nazione in cui il turismo è nato da nemmeno vent’anni, tanto che quasi un quinti del paese è area naturale protetta e preservata. Ci sono poco più di 500 concessioni, piccoli campi tendati, molti dei quali di altissimo livello, tenuti sotto controllo, rigidamente ecosostenibili improntati alla conservazione delle specie animali e vegetali, in un “santuario naturale” come definisce il proprio

Il Delta dell'Okavango dallo spazio, la caratterstica forma di mano

Il Delta dell’Okavango dallo spazio, la caratteristica forma di mano a dita aperte

paese il ministro del turismo S.E. Tshekedi Khama.
In Botswana si trovano anche due “siti patrimonio dell’Umanità”: le Tsodilo hills, dove si incontrano tracce d’insediamenti umani antichissimi con oltre 4.500 pittografie che spaziano in un lasso di tempo di 100mila anni e il Delta dell’Okavango, il millesimo sito tutelato dall’Unesco, (2014), uno dei tre delta “interni” del pianeta, ossia che non sfociano in mare, terminale di un fiume lunghissimo che nasce in Angola e corre per 1.100 km verso sud per perdersi poi nelle viscere della terra.