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Con le sue città ricche di storia e di vita, i siti archeologici e la bellezza dei paesaggi, la Grecia continentale è una meta ideale per la vacanza in ogni periodo dell’anno. E anche le sue splendide isole meritano di essere visitate fuori stagione, per scoprire il loro volto più tranquillo e le loro tradizioni

Atene classica e contemporanea


Con la sua varietà di attrattive e il suo clima temperato, la capitale Atene è una meta perfetta per un weekend (meglio ancora se lungo), fra cultura e divertimento.
Per chi ama arte e storia, c’è tanto, tantissimo da vedere. A partire dall’Acropoli, simbolo del passato splendore e della bellezza senza tempo dell’arte classica. I capolavori della Grecia Antica si ammirano nel modernissimo Museo dell’Acropoli (theacropolismuseum.gr), con un allestimento che valorizza al meglio i reperti, dalle Cariatidi e le sculture di Fidia, e nel “vecchio” Museo Archeologico Nazionale, con una collezione senza eguali (namuseum.gr). Piccolo ma prezioso è poi il Museo Benaki di Arte Cicladica, con una collezione di manufatti preistorici provenienti dalla vicine isole Cicladi, fra cui spiccano affascinanti statue in pietra dalle linee stilizzate e sinuose.

Ma la scena culturale non si riduce alle vestigia dell’antichità e guarda al presente: il simbolo dell’Atene contemporanea è il Centro Culturale della Fondazione Niarchos, costruito su progetto da Renzo Piano a Kallithea, vicino al mare e al centro di un bel giardino. Il complesso ospita la Biblioteca nazionale e il teatro dell’Opera nazionale ellenica, che propone un interessante cartellone di spettacoli di danza e di opere. L’ingresso al centro è libero e gratuito e durante il giorno sono organizzate visite guidate (www.snfcc.org/en). Aperti negli ultimi anni, anche il Museo Nazionale di Arte Contemporanea (emst.gr) e il Benaki Museum, Pireos Street Annex (benaki.gr), che ospitano mostre di arte contemporanea. E a ottobre 2019 risale l’inaugurazione della sede ateniese della Basil & Elise Goulandris Foundation, il nuovo spazio museale dedicato alle collezioni appartenute all’armatore greco Basil Goulandris e alla moglie Elise: ne fanno parte opere di Cézanne, van Gogh, Gauguin, Monet, Degas, Rodin, Toulouse-Lautrec, Bonnard, Picasso, Braque, Léger, Miró, Giacometti, Balthus, e lavori di pittori moderni greci (https://goulandris.gr/en).

Alla cultura si aggiunge il divertimento, con tanti caffè, ristoranti e locali, sia nei quartieri più turistici e centrali, come la Plaka, con le sue stradine e  gli edifici neoclassici ai piedi del Partenone, sia in quelli più alternativi come l’area post-industriale di Gazi.

Nella bella stagione, poi, che in Grecia va da fine aprile a ottobre, si può allungare il weekend abbinando alla visita di Atene uno o due giorni al mare sulla vicina costa dell’Attica, sulle spiagge delle località balneari della cosiddetta “Riviera Ateniese” o sul lago costiero di Voulagmeni. In alternativa, con poco più di un’ora di aliscafo si raggiungono le isole dell’arcipelago dell’Argo-Saronico, come Poros, Idra e Spetzses.

Il fascino levantino di Salonicco

Una originale meta per il weekend è anche Salonicco, la seconda città del Paese. Affacciata sull’Egeo Nord Orientale, dove i Balcani incontrano il Levante, coinvolge con la vivacità dei suoi tanti caffè, frequentati a ogni ora del giorno e della sera, e affascina con la sua storia millenaria, segnata da influenze diverse, fra Occidente e Oriente. In centro, fianco a fianco stanno preziose chiese paleocristiane e bizantine sotto tutela UNESCO (su tutte, Agia Sofia) e hammam ottomani, vestigia romane e coloratissimi murales di protesta, eleganti palazzi dell’Ottocento e anonimi condomini moderni. Il simbolo della città è la Torre Bianca, isolata sul lungomare: all’interno, un museo ricostruisce con installazioni multimediali la tumultuosa storia locale (www.lpth.gr/indexeg.php). A pochi passi, la statua equestre di Alessandro Magno, il re macedone che da quest’angolo di Grecia partì alla conquista del mondo, e sullo sfondo, al di là della baia, il profilo maestoso del monte Olimpo.

Il punto di ritrovo per eccellenza è l’Arco di Galerio (detto Kamara), l’arco trionfale d’epoca romana eretto per celebrare la campagna vittoriosa (297-298 d.C.) dell’imperatore Galerio contro i re Persiani, decorato con bassorilievi in marmo che illustrano le scene salienti della guerra. Sullo sfondo, l’imponente Rotonda, un grande edificio in mattoni chiuso a cupola, che nacque come tempio pagano, divenne prima una chiesa, poi una moschea e infine di nuovo una chiesa.

Di giorno, meritano una visita i mercati cittadini: il principale è quello di Athonos, in un’area pedonale fitta di banchi che vendono di tutto e con attorno taverne e ouzerie. Molto caratteristico è anche quello coperto di Modiano, con banchi di alimentari e piccole taverne. Accanto ci sono le bancarelle di Louloudàdika, il mercato dei fiori, a cui fa da sfondo l’Hamam Giahoudi, un bagno turco ottomano.

All’imbrunire, il posto giusto è Aristotélous, il viale che sbocca al mare nell’omonima Piazza, simbolo della rinascita di Salonicco dopo il decastante incendio che la flagellò nel 1917. L’architetto francese Hebrard li concepì come un grande “salotto” mediterraneo: gli edifici in stile eclettico hanno ampi portici, frequentati a tutte le ore, così come i caffè all’aperto della piazza e del lungomare. Salonicco, infatti, è la più nottambula fra le città greche. I quartieri del divertimento si concentrano alle spalle del porto: a Ladàdika, dai vecchi magazzini dell’olio sono stati ricavati caffè, taverne e ristoranti; poco più a nord, via Valaorìtou è ricca di ristoranti e lounge-bar.

Allungando di qualche giorno la vacanza, si può fare un tuffo nella storia dell’antica Macedonia, visitando i musei archeologici di Pella, luogo di nascita di Alessandro Magno, e di Vergina, l’antica capitale del Regno di Macedonia. Oppure, affittare una macchina e fare un giro nella vicina penisola Calcidica.

ISOLE IN FESTA PER LA PASQUA GRECO-ORTODOSSA

Le isole greche a primavera sorprendono: l’aria è frizzante e balsamica e il paesaggio ricoperto di macchia mediterranea in fiore, in una esplosione di colori e di profumi. Dopo il lungo “letargo” invernale, i borghi si risvegliano per la Pasqua greco-ortodossa, che in Grecia è la festività per eccellenza: segue il calendario lunare e nel 2020 cadrà domenica 19 aprile. Durante la Settima Santa (e in alcuni casi anche nei giorni successivi) si svolgono non solo celebrazioni religiose, ma anche feste popolari e banchetti. I festeggiamenti variano, ma ci sono elementi comuni. Dal Martedì al Giovedì Santo, nelle case si preparano i dolci pasquali e le uova sode (simbolo di vita eterna) tinte di rosso, a ricordo del sangue versato da Cristo. Il Venerdì Santo è portato in processione solenne l’Epitafio, il baldacchino ricoperto di fiori che simbolicamente ospita il corpo di Gesù deposto dalla croce. Il momento clou è nella notte tra il Sabato e la Domenica di Pasqua, quando nelle chiese, fra rintocchi di campane e fuochi d’artificio è annunciata la Resurrezione, con la formula “Christos Anèsti” (il Signore è risorto): protagonista della cerimonia è la luce, con una fiamma che viene passata di candela in candela.

Proprio la Pasqua ortodossa può diventare uno spunto per un viaggio fuori stagione, un’occasione per scoprire il volto più autentico e tradizionale delle isole, fra momenti mistici e folclore.

Alle isole Ionie, spettacolari sono i festeggiamenti che animano la città di Corfù, una città ricca di storia e di cultura, dove si possono ammirare belle chiese bizantine e visitare numerosi musei. Fra i momenti più caratteristici, le sfilate delle bande in costume e il lancio dai balconi del centro di vasi di terracotta dipinti di rossa (le botides), in segno di buon augurio.

A un’ora di aliscafo da Atene, famosa per le sue celebrazioni pasquali è la piccola, esclusiva isola di Idra, con uno splendo borgo in stile neoclassico posto ad anfiteatro su un porto a forma di ferro di cavallo. Un tempo, l’isola fu una potenza marinara e proprio per questo le celebrazioni hanno una originale componente “acquatica”: la sera del Venerdì Santo, l’Epitafio viene portato in processione fino al mare e i portantini entrano in acqua fino al petto, abbandonando il catafalco all’Egeo: un rito di benedizione delle acque che un tempo serviva a ingraziarsi il mare. La festa culmina il Sabato Santo con la messa di Pasqua nella Chiesa dell’Assunzione della Vergine, alle spalle del porto: all’annuncio della resurrezione, partono i fuochi d’artificio, che illuminano a vista il borgo. L’ultimo atto è la sera della Domenica: il “rogo di Giuda” è un rituale popolare a tinte forti, con cui viene dato fuoco al fantoccio di Giuda, che nei giorni precedenti era stato esposto al porto, impiccato a un palo.

Spostandosi nel Dodecaneso, la Pasqua più mistica e tradizionale è quella di Patmos, l’isola “santa” dove secondo la tradizione l’apostolo Giovanni visse in esilio, da eremita, e – anziano e ormai cieco- dettò a un discepolo il libro dell’Apocalisse. Sin dal Medioevo, i luoghi legati alla sua figura divennero meta di pellegrinaggio e in suo onore venne costruito un imponente monastero-fortezza in collina, attorno a cui si sviluppò il capoluogo Chora, uno dei borghi più belli dell’Egeo. E proprio il Monastero di san Giovanni Teologo è il fulcro delle celebrazioni pasquali.

TREKKING FRA MARE ED ENTROTERRA

I mesi primaverili sono anche perfetti per una vacanza sulle isole dedicate alla natura, al trekking e all’hiking. Alle Cicladi, una delle mete top per praticarlo è Andros (circa 2 ore di nave dal porto ateniese di Rafina), grazie a una rete di oltre 150 km di tracciati segnalati, in gran parte ricalcati sulle antiche mulattiere in pietra. Al suo interno, la Andros Route, 100 km in totale, è stata certificata come uno dei “Best of Hiking Trails in Europe” dalla European Ramblers Association (info: www.androsroutes.gr e www.era-ewv-ferp.com). I percorsi si snodano fra mare e collina, in un panorama verdissimo insolito per le Cicladi. Il merito è delle numerose fonti d’acqua sorgiva presenti nell’entroterra: c’è persino una piccola cascata, che forma un idilliaco laghetto fra le rocce. Gli scenari naturali sono grandiosi, con vallate incise dai muretti a secco e punteggiate da monasteri, chiesette e colombaie a torretta.  Da non perdere è il capoluogo Chora, che si allunga su un promontorio con le sue caratteristiche dimore patrizie in stile neoclassico, fatte costruire nell’Ottocento dagli armatori e dai capitani di marina locali.

Spostandosi alle Sporadi, l’isola si Skiathos, famosa per le sue belle spiagge di sabbia, offre anche 200 km di sentieri dove fare trekking e andare in mountain bike. Sempre  con il mare in vista, o comunque a comoda portata di… tuffo. A sud, gli itinerari a piedi e in bicicletta più belli partono vicino alla spiaggia di Koukounaries, una distesa di arena bianca larga quasi 40 metri e lunga un chilometro, con alle spalle una fitta pineta e una laguna collegata al mare da uno stretto canale, tutelate come riserva naturale. Nella parte nord dell’isola, altri sentieri passano vicino a monasteri ortodossi e raggiungono i resti della città fantasma di Kastro, l’antico capoluogo dell’isola, in posizione panoramica su un promontorio roccioso.

ENTE NAZIONALE ELLENICO PER IL TURISMO
Via Santa Sofia 12 – 20122, Milano
Tel: 02 860470, 860477
Sito web: www.visitgreece.gr

 

Informazione P.R.