Piccolo ma sorprendente, il Montenegro si svela come un mosaico di contrasti dove le vette maestose incontrano il blu del mare, e l’antica eredità balcanica si intreccia con un presente vibrante. È un paese da scoprire lentamente, seguendo il ritmo delle sue montagne, dei suoi parchi, dei suoi borghi e della sua costa adriatica.
Il Montenegro è un paese dove la natura domina e detta i ritmi della vita. I cinque parchi nazionali offrono scenari di rara bellezza, specialmente in autunno, quando il foliage regala sfumature spettacolari di rosso, oro e rame. L’accesso è consentito solo con guide ufficiali, per proteggere un ecosistema prezioso e ancora incontaminato. Tra questi spiccano il Parco Nazionale di Biogradska Gora, una delle ultime foreste vergini d’Europa, e il Parco Nazionale del canyon di Tara, che vanta il canyon più profondo d’Europa.

Nel cuore del paese, a circa un’ora dalla capitale Podgorica, non lontano dal Biogradska Gora, si trova Kolašin dove d’inverno le piste innevate richiamano gli appassionati di sci e di sport outdoor, mentre l’estate trasforma i sentieri in percorsi ideali per il trekking e la mountain bike. Al Bianca Resort & Spa, raffinato rifugio di montagna, il legno, la pietra e il calore del fuoco creano un’atmosfera di benessere che invita a rallentare, a riconciliarsi con la natura.


Tra pascoli e boschi si arriva all’azienda agricola Klisura, che accoglie i viaggiatori in baite di legno dove l’aria profuma di pane appena sfornato. Qui la famiglia di gestori prepara piatti della tradizione come il kacamak, una cremosa polenta con patate e formaggio di pecora, e il gulasch cotto lentamente in grandi pentole di rame. Un’esperienza semplice e sincera, che racchiude lo spirito ospitale del Montenegro rurale e il gusto delle cose fatte come una volta.



Scendendo verso sud, la strada si arrampica tra tornanti e conduce a Cetinje, l’antica capitale reale. Qui la residenza del Re Nikola, oggi museo, racconta la storia di un piccolo regno fiero e indipendente. Passeggiando tra le sue vie tranquille si respira ancora un’aria aristocratica, discreta e un po’ nostalgica. Poco più avanti, la Lovćenska Serpentina si snoda con venticinque curve a gomito fino alla cima del monte Lovćen, da cui lo sguardo abbraccia la costa adriatica e le acque turchesi della baia di Kotor, una delle più suggestive del Mediterraneo.

Kotor appare come un presepe di pietra, cinta da mura che si arrampicano sui monti e si specchiano nel mare. I vicoli stretti e le piazze luminose conservano l’anima veneziana della città, un patrimonio prezioso che il Montenegro custodisce con attenzione. Le crociere continuano ad arrivare, ma il porto mantiene un equilibrio delicato tra turismo e sostenibilità, proteggendo il suo fragile ecosistema.


A pochi chilometri, Tivat rappresenta il volto moderno del paese: Porto Montenegro è una marina elegante dove i mega yacht si affiancano a boutique, ristoranti e hotel di design, simbolo di un lusso discreto e raffinato.

ph credits: Dejan Drakul
Poi Budva, con altre storie da raccontare. Le sue mura veneziane racchiudono un centro antico che si apre su una città vivace e cosmopolita, dove la tradizione incontra il glamour. Tra vicoli profumati di mare e terrazze affacciate sull’Adriatico, il Maestral Resort & Casino offre un’esperienza di ospitalità sofisticata, con spa e intrattenimento.

Lungo la costa, l’isola di Sveti Stefan, oggi resort esclusivo, rimane il simbolo del fascino montenegrino: un isolotto di pietra collegato alla terraferma da un sottile istmo di sabbia, icona di bellezza e mistero. Poco distante, il One&Only Portonovi rappresenta l’apice dell’ospitalità internazionale con spa lussuosa, marina privata e servizi personalizzati: il volto più elegante di un paese che sa accogliere senza ostentare.

La cucina, come il paesaggio del Montenegro, riflette la doppia anima del paese. Sulle montagne dominano sapori intensi, formaggi stagionati e prosciutti affumicati; sulla costa, il Mediterraneo si esprime nei piatti di pesce fresco, calamari ripieni, cozze al vino bianco e brodet, la zuppa di pesce locale. Nei bicchieri i vini della cantina Plantaže, una delle più grandi dei Balcani e una sosta imperdibile poco distante dell’aeroporto di Podgorica, dove il rosso Vranac e il bianco Krstač hanno profumi e sapori che si imprimono nella memoria.
Tra mare e montagna, cultura e storia, passato e futuro, il Montenegro vive una nuova stagione fondata sulla sostenibilità, la qualità e l’autenticità. Una destinazione che non cerca di stupire con eccessi, ma che invita il viaggiatore a viverla con lentezza, profumo dopo profumo, curva dopo curva.
Reportage a cura di Pamela McCourt Francescone

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