Il Vietnam è una bellissima scoperta per chi sogna l’Oriente. Il piccolo Paese è una lingua di terra montuosa poco più estesa dell’Italia, affacciata con oltre 2mila chilometri di coste sul Mar Cinese Meridionale. Una nazione giovane, esuberante, in pieno slancio industriale ed economico, che ora valorizza la propria storia e la propria cultura in un prodotto di qualità, anche a tavola con un’offerta tradizionale e internazionale molto varia e invitante.
Della sua storia e della bellezza straordinaria del paesaggio testimoniano anche i sette siti del Paese che l’Unesco ha iscritto nella sua lista del Patrimonio dell’Umanità: la cittadella di Hue; la bellissima Baia di Ha Long; l’antica città di Hội An; il Santuario di Mỹ Sơn; il Complesso paesaggistico di Tràng An; il Parco nazionale di Phong Nha-Ke Bang; la Città imperiale di Thang Long-Hanoi; la Cittadella della dinastia Ho. Ognuno di questi luoghi unici al mondo può valere il viaggio in Vietnam.
La Baia di Ha Long
Molti ricorderanno in certi film d’azione lo spettacolo di quel mare calmo e verdissimo circondato da alte scogliere grige e verdi di macchia tropicale, disseminato di isole, isolotti ed enormi faraglioni rocciosi tra i quali bordeggiano giunche a vela e piccole imbarcazioni di pescatori.
È la grandiosa Baia di Ha Long, che in lingua vietnamita significa “il drago che scende in mare”: la leggenda narra dei draghi chiamati dall’Imperatore di Giada in soccorso del suo popolo minacciato dagli invasori cinesi. La Baia si estende per 120 chilometri di costa nel Nord del Vietnam, di fronte al mitico Golfo del Tonchino, punteggiata da quasi duemila isole in gran parte disabitate. Dal 1994 Ha Long è nella lista del Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco per l’unicità del suo paesaggio, e dal 2000 per la sua peculiare natura geologica e ambientale: nella scogliera si aprono stupefacenti grotte calcaree e si sovrappongono due ecosistemi – quello marino costiero e la foresta pluviale sulle isole – in cui fauna e flora di entrambi convivono in un mix unico al mondo. E per l’americana CNN la baia di Ha Long è uno dei 25 luoghi più belli del mondo.
Trang An, le grotte e Hoa Lu
Nella provincia settentrionale di Ninh Binh, a 90 chilometri da Hanoi, anche le grotte di Trang An sono nella lista del Patrimonio dell’Umanità, per lo splendore del paesaggio e il loro valore culturale. Su un territorio di oltre 12mila ettari, quasi 50 grotte si raggiungono sugli agili sampan, le piroghe vietnamite che solcano le acque chiare e trasparenti di un vasto complesso di laghi e fiumi, tra ripide cime carsiche e scogliere avvolte dalla foresta tropicale, alternate a valli di verdissime risaie.
Ricercatori e paleontologi hanno scoperto qui i segni di un insediamento umano di cacciatori e raccoglitori di 30mila anni fa. Ma nel cuore della foresta ci sono anche le rovine dell’antica Hoa Lu, capitale tra X e XI secolo, antichi templi, villaggi, luoghi sacri ai vietnamiti e pagode come quelle di Bich Dong, il complesso edificato nella prima metà del 1400 sulle falde del monte Ngu Nhac. Si visitano molto comodamente le tre grotte di Hang Cả, Hang Hai e Hang Ba sul fiume Ngo Dong a Tam Coc, insieme alla gente dei villaggi.