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Ma è ora di spostarci verso Habarana, che sarà la base per le successive visite delle città del triangolo culturale…un percorso davvero splendido fra bacini d’acqua artificiali, piccoli laghetti incastonati fra il verde ed abitati da simpatici varani che vi nuotano o che beatamente prendono il sole presso le rive, accompagnati dalla dolce musica di mille uccelli che qui vi trovano rifugio….sì…il Paradiso è davvero in questo lembo di terra splendida!!!

A Habarana resteremo per 5 notti al carinissimo Camellia Resort & Spa, una struttura a misura d’uomo immersa nella tranquillità e il verde e dalla quale si intravede il monolite vulcanico della Roccia Sigiriya …. la mitica “Fortezza nel cielo”! Una scelta azzeccata anche con il senno di poi, visto che al termine di una giornata fra i vari siti, una buona nuotata in piscina ed una buona Lyon Beer ristorano alla grande.. una scelta ponderata considerato che Peter non è ancora abituato ai miei ritmi di viaggiatrice!

Ogni sito visitato in questa zona parla di armonia: una splendida armonia fra passato e presente, fra archeologia, storia e natura nelle forme dell’antica architettura, fra il dolcissimo paesaggio della natura tropicale e la gente del luogo incontrata: un insieme che non lascia indifferente e che davvero coinvolge!

Il giorno successivo si va verso Polonnaruwa e Aukana, opere d’arte che emozionano … espressioni nel viso dei Buddha che incantano per la loro dolcezza e soavità!

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Polonnaruwa, seconda capitale dello Sri Lanka

Polonnaruwa, seconda capitale dello Sri Lanka dall’ 11° al 13° secolo, ci accoglie con le sue splendide e spettacolari statue, i suoi templi, le sue stupe, la sua Cittadella e il Quadrangolo che ne rappresentano la Chora! Una grande raffinatezza e senso estetico si colgono intorno, sia che si tratti di luoghi di culto o dalle vere e proprie opere di ingegneria che costituivano l’ossatura del suo sistema idraulico … La città era servita da un sistema idraulico complesso, che assicurava i rifornimenti alle varie piscine, come quella monumentale per il bagno degli elefanti, e alle vasche per la purificazione rituale, di cui l’esempio più bello è la “vasca del loto”, con gradinate a forma di fiore.

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La pietra di luna: un elemento architettonico tipico dell’architettura singalese che veniva posto all’ingresso di edifici religiosi per significare,  attraverso le decorazioni delle fasce concentriche , il cammino dell’uomo dalla condizione umana ( le fiamme dell’anello esterno ) alla liberazione spirituale ( il fiore di loto centrale ) .

Qui si trovano templi fra i più belli dello Sri Lanka come lo spettacolare Lankatilaka, il Thuparama che ha la caratteristica di aver conservato il tetto originale, l’ipnotica armonia dei Quattro Buddha seduti, il bellissimo Vatadage che sorge sulla piattaforma del “quadrangolo”, mentre poco più in là il meraviglioso e sacro Gal Vihara o “Tempio della roccia”, uno dei luoghi che più mi è rimasto nel cuore per la magnificenza e la spiritualità delle sue statue scavate direttamente in un unico blocco di granito.

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Il Gal Vihara o “Tempio della roccia”

Quattro statue di Buddha di una estrema semplicità e raffinatezza che colpiscono per le loro dimensioni ma anche per la bravura degli scultori singalesi del tempo abili nel lavorare la pietra, mentre intorno sui rami degli alberi, mille bandierine buddhiste si muovono dolcemente al vento portando le speranze e le preghiere dei devoti e anche la mie!

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Il Gal Vihara o “Tempio della roccia”

Luoghi colmi di fascino e di un simbolismo buddhista  che avvolge tutto in un’aurea di misticismo che coinvolge.

Prima di tornare ad Habarana facciamo una puntatina verso Aukana, passando per villaggi immersi in una rigoglosissima vegetazione tropicale, facendo una breve sosta fotografica presso il bellissimo lago artificiale di Kala Wewa (ma che magnifici ingegneri idraulici sono stati i singalesi!). Viste panoramiche davvero mozzafiato fra il verde della foresta e l’azzurro del cielo e dei bacini idrici naturali ed artificiali.

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Aukana: la statua di Buddha

Un altro stupendo prodigio dell’arte e dello stile con la sua imponente  statua di Buddha in piedi su di un piedistallo decorato con i simboli del fiore di loto: una statua di 12 metri ra le più alte al mondo insieme a quella di Leshan in Cina, dopo la triste distruzione delle statue di Bamiyan in Afghanistan!!

Riflettiamo su questo…

“Viaggiare è una scuola di umiltà, fa toccare con mano i limiti della propria comprensione, la precarietà degli schemi e degli strumenti con cui una persona o una cultura presumono di capire o giudicano un’altra” – Claudio Magris.

Siamo rimasti davvero a bocca aperta ad ammirarne la pura bellezza: scavato nella viva roccia, il Buddha di Aukana è magnifico con la la sua espressione serena, le mani nella posizione della rassicurazione/predicazione, i capelli arricciati sui quali poggia la fiamma siraspata, la figura del corpo avvolta in una lunga veste drappeggiata che lo impreziosisce!

Lo Sri Lanka in questo viaggio mi sta donando davvero tante emozioni con tutti i suoi maestosi siti archeologici che appartengono non al passato ma ad un presente vivo e senza tempo, colorato dai raggi di un sole che illumina ciascuno, come il Buddha di Aukana.

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La roccia di Sigiriya

Riposiamo un pò perché il giorno successivo è già Sigiriya!