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Salutiamo la città più antica di Francia per raggiungere Aix-en-Provence, la patria di Paul Cézanne. In appena venticinque minuti di macchina, eccoci tra le eleganti strade di una delle mete più rinomate di tutta la Francia meridionale. Non ci sono le tinte azzurre del mare (ci troviamo nell’entroterra costiero), ma l’elemento naturale è comunque centrale. Tutt’intorno cresce una rigogliosa vegetazione e vicino, come a protezione dell’abitato, svetta il monte Sainte Victoire, il paesaggio preferito di Cézanne.

la fontaine d’Eau Chaude

La vita si svolge nelle piccole piazze, nei bar e lungo il corso Mirabeau, l’arteria principale del centro storico. Proprio a metà di questa promenade, sorge il simbolo della città. E di quale emblema poteva dotarsi la soprannominata “città delle mille fontane”? Di una fontana, certo, ma ricoperta interamente ricoperta di muschio, non di preziosismi barocchi: la fontaine d’Eau Chaude (piccola curiosità: sulla sua superficie è stata rinvenuta anche un tipo di felce tropicale, probabilmente portata dagli uccelli migratori).

Aix è un importante polo universitario e l’età media della popolazione viene notevolmente abbassata dai tantissimi giovani che intraprendono qui i propri studi. L’istantanea è davvero frizzante e spensierata. Un’esperienza tipica è visitare i mercati della frutta e della verdura, dell’artigiano e dell’antiquariato, dei fiori, degli articoli tessili, dei libri antichi e d’occasione.

Il mercato dei Fiori

vicolo Esquicho-Coude

Perdersi tra gli stretti vicoli, come Esquicho-Coude (in provenzale, “gomiti stretti”) , è il miglior modo per scovare piccoli e inattesi tesori.

 

 

O per ritrovarsi davanti a una lunga e composta coda di gente che cerca i biglietti per il Festival di Arte Lirica (3-22 luglio 2917).

 

La sobrietà e l’eleganza, da queste parti, vengono prese molto seriamente e così, su disposizione del Comune, tutte le persiane del centro storico sono di color grigio celeste, al fine di creare uno stile cromatico identificativo (a proposito di Comune, la sede  del municipio, in Place de La Mairie, è uno dei palazzi più belli di tutta Aix-en-Provence ).

Il mistero e le leggende non mancano. Si dice che nella Cattedrale di San Salvatore sia morta Maria Maddalena.

L’atelier Cézanne

Aix si lega però indissolubilmente con il nome di uno dei suoi cittadini più illustri. Quel Paul Cezanne, il pittore post-impressionista che anticipò il cubismo e che dipinse i colori della Provenza in maniera ineguagliabile. Non può mancare quindi una visita al suo atelier, immerso tra gli alberi, sulla vecchia collina di Les Lauves. In questo suggestivo studio illuminato da un’ampia vetrata, Cézanne lavorò gli ultimi quattro anni della sua vita, dal 1902 al 1906, realizzando undici quadri. Oltre al materiale di lavoro, sono esposti anche i suoi oggetti personali. Fuori, intanto, il vento di mistral scuote la vegetazione, il cielo si tinge d’azzurro sfavillante e ogni cosa diventa più intensa e brillante. Se è vero che nulla avviene per caso, l’uso espressivo del colore, che guidò tutta la ricerca pittorica di Cézanne, non poteva avere un luogo d’ispirazione migliore della Provenza stessa.